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Ancora un passo in avanti: il Counseling agli Psicologi
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Ancora un passo in avanti: il Counseling agli Psicologi

Già a Settembre 2011 avevamo condiviso con grande piacere e soddisfazione la Sentenza Zerbetto 10289/2011 che, con il primo grado di giudizio rappresentava un’importante pietra miliare per noi Psicologi, richiamando formalmente a rispettare l’Art 21 capo 1 del Codice Deontologico degli Psicologi che vieta l’insegnamento dell’uso “[…] di strumenti conoscitivi e di intervento riservati alla professione di psicologo, a soggetti estranei alla professione stessa, anche qualora insegni a tali soggetti discipline psicologiche.”

Il giudice di primo grado non solo accoglieva la posizione dell’Ordine Psicologi Lombardia ma, in qualche modo, la rinforzava sottolineando che l’insegnamento dell’uso degli strumenti psicologici a non-psicologi equivale a facilitare l’esercizio abusivo della professione. Leggi l’articolo sulla prima sentenza

Avevamo ipotizzato che la questione non si sarebbe conclusa lì e, per fortuna, è stato proprio così.
Infatti, gli sconfitti in primo grado, anziché seguire quanto prescritto dalla Sentenza hanno deciso di fare ricorso.

Un ricorso che è costato sia da un punto di vista concettuale – è stato respinto per l’assenza di qualunque ragione per il ricorso – sia da un punto di vista economico – i ricorrenti sono stati condannati al risarcimento delle spese legali quantificato in circa 7.500 euro più oneri, che si aggiungono ai circa 5.000 euro più oneri del primo grado– .
Leggi la seconda sentenza

La nostra Scuola è assolutamente in linea con la posizione dell’Ordine Psicologi Lombardia e, ovviamente, con la Sentenza, avendo da sempre scelto di accogliere tra i propri corsisti solo ed esclusivamente Psicologi e Psicologi in formazione, muovendosi in controtendenza rispetto al panorama formativo italiano in materia di counseling e all’evidente convenienza economica e commerciale.

Infatti l’apertura delle Scuole di counseling e il rilascio della qualifica di counselor ai non psicologi ha da sempre generato in noi grandi perplessità.

Certamente non è un titolo professionale a rendere bravo un professionista: la qualità del lavoro svolto dipende, a prescindere dal titolo professionale, da chi lo esercita!

Di certo possono esistere psicologi che non presentano tutte quelle caratteristiche umane, competenze tecniche, attenzioni etico-deontologiche atte a farne un professionista bravo e degno di fiducia…
E’ altrettanto vero che possono esistere professionisti non psicologi che presentano invece spiccate doti umane, relazionali, capacità d’ascolto e una spiccata e autentica motivazione a lavorare nell’ambito del sostegno psicologico…
…ma il punto della questione, a mio avviso, è un altro.

Il punto è non creare e non avallare pericolose scorciatoie, né in un senso né nell’altro.

Da un versante sottolineo l’importanza all’interno della comunità professionale degli Psicologi di sviluppare un sano senso critico finalizzato ad agire comportamenti umanamente, professionalmente e deontologicamente corretti e a segnalare eventuali comportamenti non etici agiti da colleghi e ben vengano, insimili circostanze, adeguate sanzioni da parte dell’Ordine di riferimento.
Dall’altro, ribadisco la necessità di tutelare la nostra professione e la nostra identità professionale di Psicologi: se chiunque può iscriversi ad una Scuola di Counseling e poi di fatto proporre servizi pressoché identici a quelli che può offrire uno Psicologo, che funzione avrebbe un percorso istituzionale regolamentato a norma di legge, costituito da percorso universitario quinquennale, tirocinio o, a seconda dei casi, tirocini, Esame di stato, iscrizione all’Ordine?

Finalmente si lavora per affermare il ruolo professionale dello Psicologo, troppo spesso non riconosciuto e ”tutelato” neanche dagli stessi psicologi, ed ecco che quella che per anni ci è sembrata una solitaria battaglia contro i mulini a vento inizia a prendere una forma diversa.

Seppur non in chiave politica, essendo noi un ente formativo, vogliamo tuttavia dare voce a ciò in cui abbiamo sempre creduto e per cui abbiamo sempre lavorato con passione e autenticità: formare in modo etico, concreto e pratico gli psicologi a lavorare da Psicologi.

Qunidi come non chiudere condividendo con voi che qualche giorno fa è stata presentata in Parlamento una interrogazione parlamentare che pone la domanda di cosa sia il Counseling se non Psicologia.

Edoardo Ercoli
Responsabile Organizzativo della Scuola di Counseling Psicologico di Obiettivo Psicologia s.r.l

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